Su di me

LA MIA FORMAZIONE

Sono la Dott.ssa Erika Santini, Psicologa clinica ed esperta in Psicologia Giuridica, civile e penale, adulto e minorile. Sono iscritta alla sezione A dell’Albo degli Psicologi del Lazio con n. 27704.

Di fronte ad una grande curiosità verso l’età evolutiva ho mosso i primi passi nel mondo della psicologia infantile conseguendo nel 2017 la laurea triennale in Scienze psicologiche dello Sviluppo e dell’Educazione presso l’Università di Padova.

Ho proseguito i miei studi con il corso di laurea specialistica In Psicologia Clinica presso l’Università LUMSA di Roma.

Spinta dal desiderio di vivere sulla mia pelle altre realtà, durante il mio tirocinio post-lauream mi sono avvicinata al mondo del disagio minorile attraverso l’esperienza in case-famiglia e in una casa di accoglienza per minori con malattie genetiche e tumori: due realtà molto lontane tra loro, eppure con così tante somiglianze.

Trovo che il mondo del disagio minorile sia come un grido silenzioso, un’ombra che si allunga sul futuro di chi dovrebbe essere protetto e amato. In ogni sguardo triste, in ogni lacrima nascosta, in ogni desiderio di solitudine c’è una storia di speranza e resilienza che attende di essere ascoltata e cambiata.

Ho raggiunto in seguito un altro traguardo importante con il Master istituito dall’Università europea di Roma, in accordo con l’istituto Skinner, specializzandomi in psicologia giuridica, in ambito civile e penale, adulto e minorile. La giustizia riparativa è il focus su cui punto le mie competenze affinché si dia la giusta opportunità a vittime e autori di reato ad essere ascoltati, a guarire le ferite e a ristabilire fiducia e speranza verso il futuro.

Durante lo studio del master ho lavorato come educatrice familiare, prestando il mio sostegno psicologico a famiglie con minori che hanno ricevuto provvedimenti dal Tribunale dei Minorenni in situazioni di abuso, violenza domestica, tossicodipendenza, disfunzionalità varie. Ho riscontrato successo in questo ambito, riuscendo a creare la giusta empatia con alcuni minori che vivevano la mia figura come invadente nelle loro vite e contribuendo a creare un clima di fiducia anche con quelle famiglie più riservate.

Ho collaborato con alcune scuole di Roma conducendo sportelli psicologici scolastici diurni e serali e seguendo bambini e ragazzi in percorsi di tutoring e mentoring. Nelle classi ho condotto progetti volti al miglioramento dei metodi di studio, riscontrando progressi negli studenti più insicuri e mi sono occupata di progetti di psico-educazione.

Collaboro come psicologa clinica presso l’Associazione Lama Cosplay che vede la partecipazione di bambini, ragazzi e adulti con la passione del Cosplay. Un travestimento spesso è un’ottima modalità per nascondere ciò che siamo davvero e io lavoro con tematiche come bullismo e cyberbullismo, insicurezza, timidezza e introversione, isolamento sociale, difficoltà nelle relazioni interpersonali.

Chi siamo
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IL MIO CREDO

Amo il mio lavoro perché ogni giorno mi immergo nelle acque profonde delle emozioni umane, cercando di comprendere, sostenere e guidare chi si affida a me lungo il percorso della crescita personale.

È un vero e proprio viaggio che richiede compassione, resilienza e una costante sete di conoscenza, poiché ogni individuo è un mondo da esplorare e ogni sfida è un’opportunità per crescere.

Il dolore e la felicità rappresentano i due estremi di questo viaggio: il dolore, con la sua intensità e profondità, offre l’opportunità di comprendere meglio la felicità, poiché solo attraverso il contrasto possiamo apprezzare appieno la gioia autentica.

Questo è il mio lavoro e mi ci dedico con grande passione donandoti uno spazio protetto e sicuro dove poterti raccontare, dove ti sentirai ascoltato e accolto e, un passo alla volta, sempre più consapevole di ciò che sei e delle tue potenzialità.

La mia filosofia professionale si sintetizza perfettamente nelle parole di Lucio Anneo Seneca: “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, intendendo che ognuno di noi nella propria vita dovrebbe essere marinaio di se stesso e avere la consapevolezza di chi è per accogliere tutti i vantaggi che la vita può offrirci. Come un marinaio senza una meta, dobbiamo muovere passi verso la direzione giusta, quella della crescita personale.

IL MIO LOGO IN PILLOLE

Ho deciso di racchiudere l’essenza del lavoro che ogni giorno svolgo con grande passione in questo logo. Come puoi vedere esso rappresenta a prima vista una farfalla. Come tutti noi sappiamo all’inizio questo insetto è un bruco, un animale che non è riconosciuto per il suo meraviglioso aspetto ma che poi subisce una vera e propria trasformazione: crea un guscio protettivo attorno a sé chiamato crisalide e si rinchiude lì per un periodo che può durare da qualche settimana a diversi mesi, fino a quando non termina il processo di metamorfosi.

Da bruco diventa una farfalla, pronta a sfoggiare la sua variopinta colorazione, ad aprire le sue ali e a volare libera nel cielo.

Mi piace paragonare la metamorfosi alla trasformazione e alla crescita personale che si può raggiungere con l’aiuto di uno psicologo. Tutti noi all’inizio siamo come dei bruchi, chi più chi meno infatti possiamo avere delle difficoltà nel corso della vita che non ci permettono una piena espressione di ciò che realmente siamo. Ci possiamo sentire come frenati da qualcosa dentro di noi. Un buon lavoro con un esperto di salute mentale può farci risplendere e può renderci consapevoli di tutte le potenzialità che ogni giorno crescono dentro di noi e che forse sono solo nascoste, in attesa di essere slanciate fuori.

Il mio logo, come ho detto, a prima vista racchiude questo messaggio ma se lo osservi da un’altra prospettiva puoi vedere che le ali della farfalla non sono altro che un incontro di mani, quelle del paziente e quelle dell’esperto. Sempre ponendo al centro del lavoro il paziente e i suoi bisogni ci si viene incontro a vicenda, trovando il giusto legame di fiducia e il giusto rapporto di alleanza su cui si basa il mio lavoro.

Il fatto di dover cambiare prospettiva per vedere oltre alla farfalla, beh, anche questo è un aspetto essenziale del mio lavoro: insegno ad altri esseri umani ad andare oltre a quelli che possono essere pensieri e idee limitanti e distruttivi, a vedere altre sfumature al di fuori del bianco e del nero, a vedere un bicchiere mezzo vuoto pieno di aria.

Queste ultime righe racchiudono la mia esperienza con un ragazzo di 19 anni che aveva perso completamente ogni visione positiva della propria vita:

“Questo bicchiere ha dell’acqua, quanta ne ha?”

“Ne ha poca quindi secondo me è praticamente vuoto”

“Prova ad osservare meglio, cambia la tua prospettiva”

“Non capisco, c’è poca acqua, cosa dovrei osservare?”

“Oltre all’acqua questo bicchiere ha l’aria, non siamo abituati a guardare oltre ma c’è sempre altro anche se non sempre lo puoi vedere ad occhio nudo”