Amichai-Hamburger, Klomek, Friedman, Zuckerman, e ShaniSherman (2014) affermano che grazie alla pluriennale esperienza dei colleghi all’estero e a quella della pandemia del 2020, la terapia online è una strada alternativa che rientra a pieno titolo nei modi riconosciuti di fare psicoterapia e una modalità comune a molti colleghi. La terapia online è sempre più possibile anche grazie all’avanzare continuo e repentino delle tecnologie, che oggi offrono connessioni molto veloci, dispositivi con ottime risoluzioni e piattaforme di videochiamata sempre più numerose ed evolute.
Inoltre la terapia online sta trovando sempre più senso e utilità nel mondo attuale e nel contesto storico che stiamo vivendo, costellato di trasferimenti frequenti, di espatri, di persone che continuamente si spostano per lavoro o studio. Sicuramente ha trovato ancor più riscontro con la diffusione del Sars-CoV-2, risultando l’unico mezzo per portare avanti percorsi già avviati o intraprenderne di nuovi, nei periodi in cui molti Paesi hanno adottato un lockdown per contenere la diffusione del contagio.
Il termine “terapia online” include ogni tipologia d’interazione terapeutica professionale e qualificata che utilizza il mezzo di internet per connettere professionisti della salute mentale e i destinatari del servizio (Bloom 1998; Rochlen et al. 2004).
Suler (2000) spiega che la terapia online viene condotta con una comunicazione sincronica (videochiamata) e asincronica (chat ed e-mail).
I servizi di supporto psicologico presentano un gran numero di vantaggi, i quali permettono di superare i limiti insiti nelle sedute faccia a faccia (Maheu e Gordon 2000; Alleman 2002):
Dott.ssa Erika Santini, Psicologa clinica ed esperta in Psicologia Giuridica, civile e penale, adulto e minorile.
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